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Progetto editoriale

Molti di voi conoscono la prospettiva che Passaggio Edizioni desidera seguire nel suo lavoro editoriale: pubblicare libri moderni, su tematiche rilevanti nell’attualità evangelica, senza tuttavia dimenticare libri scritti in passato, ma ancora importanti per il valore intrinseco dei temi trattati e dei contenuti esposti. D’altronde, la Scrittura ci ricorda spesso la necessità di avere della storia una visione univoca, che abbracci contemporaneamente il passato, il presente e il futuro. Questo perché Dio è il Signore di tutta la storia: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine – dice il Signore – che è, che era e che ha da venire, l’Onnipotente”(Apoc 1:8). Quindi, una corretta comprensione di Dio, un reale amore per le sue vie, porta ad un interessamento che spazia attraverso tutto l’arco del tempo, in ogni luogo e in ogni tempo. Paolo riesce a dirlo tutto in una volta, quando scrive agli Efesini: in passato Dio ci ha “ci ha eletti prima della fondazione del mondo”, al presente “abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue”, e in futuro Egli raccoglierà “nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra” (Ef 1:4, 7, 11).

Non è facile coltivare questa visione biblica, perché noi tendiamo ad essere presi da noi stessi e dalle nostre cose, quindi dal nostro immediato presente. Tuttavia, questa nostra naturale tendenza egocentrica, accentuata da una cultura effimera che disprezza il passato e ignora il futuro, ci danneggia come cristiani, perché riduce drasticamente la nostra comprensione di Dio e del suo piano. Basta leggere il Salmo 105 per rendersi conto quanta forza possa dare al credente ricordare le grandi cose che Dio ha fatto nel passato. È per questo motivo che nella Scrittura troviamo continui richiami in questo senso (Es 12:25-27; 32:13; Deut 5:15; 7:18-19; 8:2; 32:7; I Cron 16:12; Sal 105:5; 111:4; Isa 46:9;Mic 6:5; Rom 15:4; I Cor 10:6).

Sembra, però, che noi evangelici italiani non abbiamo molto da ricordare, o su cui riflettere, almeno relativamente all’opera di Dio nel nostro paese. In fin dei conti, il movimento evangelico italiano non è forse sorto nel XIX secolo, all’epoca di Piero Guicciardini e Luigi Desanctis?

Questo è la percezione generale, ovvero quella di un movimento senza radici, senza passato, senza storia. Non è così. Nel XVI secolo, ad esempio, il nostro paese conobbe un grande movimento di risveglio evangelico. Pensate che nel giro di tre o quattro decenni sorsero chiese ovunque nella penisola, dalla Sicilia al Piemonte. Ovviamente erano tutte chiese clandestine, perché in Italia era consentito professare unicamente la religione cattolico-romana.

Infatti, per arrestare la formidabile diffusione della fede evangelica, le autorità religiose attuarono una spietata repressione. Migliaia di credenti vennero inquisiti, imprigionati, torturati e uccisi. Si pensi solo ai 2000 evangelici che furono massacrati nel 1561 nei villaggi calabresi di Montalto, La Guardia e San Sisto. Di loro scriveva euforico l’arcivescovo locale, Gaspare del Fosso: sono stati “scannati e poi segati per mezzo e appiccati per tutta la strada da Murano fino a Cosenza, che dura quarantasei miglia”. Un testimone oculare racconta: “Oggi di buon’ora si è ricominciato a fare l’orrenda giustizia di questi luterani, che solo a pensarvi è spaventevole. E così sono questi tali come una morte di castrati, i quali erano tutti serrati in una casa, e veniva il boia e li pigliava a uno a uno, e gli legava una benda davanti agli occhi, e poi lo menava in un luogo spazioso poco distante da quella casa, e lo faceva inginocchiare, e con un coltello gli tagliava la gola, e lo lasciava così. Poi pigliava quella benda così insanguinata e col coltello sanguinante ritornava a pigliare l’altro, e faceva il simile” (Pierroberto Scaramella, L’inquisizione romana e i valdesi di Calabria,(1554-1703), Napoli, Editoriale Scientifica, 1999, pp. 1, 143).

Che cosa rimane del grande risveglio evangelico che il Signore suscitò in quel secolo in Italia? Il seguente ce ne dà un’idea: edizioni del testo ebraico dell’Antico Testamento, traduzioni e parafrasi della Bibbia, testi di grammatica ebraica, greca, caldea e sira, apologie delle traduzioni bibliche, commentari biblici, lettere spirituali, confessioni di fede, apologie di fede, catechismi, commenti ai catechismi, commentari al credo apostolico, trattati dottrinali, raccolte di scritti teologici, teologie sistematiche, trattati di edificazione, predicazioni, discorsi, opuscoli evangelistici, dialoghi spirituali, biografie bibliche, prefazioni a testi evangelici di autori stranieri, atti di processi inquisitoriali, lettere dal carcere, lettere personali, preghiere, narrazioni storiche, biografie storiche, memoriali, martirologi, testimonianze oculari di uccisioni e massacri, canti cristiani, interi innari, componimenti poetici, opere letterarie, ecc..

Molti rimarranno sorpresi da tutto ciò. Lo fummo anche noi quando, più di venti anni fa, iniziammo a scoprire ed apprezzare questo straordinario patrimonio. Non è stato facile reperire questi testi, anche perché, sottoposti a loro tempo a sistematica distruzione, ne sopravvivono pochissimi esemplari. Pur tuttavia, visitando biblioteche nazionali, archivi storici e collezioni private, trovando delle occasioni presso librerie d’antiquariato, oppure, al giorno d’oggi, ricevendo direttamente dalle biblioteche i documenti in formato PDF, la raccolta è proseguita e ha dato dei buoni frutti. Ad oggi abbiamo acquisito quasi quattrocento testi di autori evangelici italiani, scritti dal XVI al XIX secolo!

Tutto questo ci porta ad oggi e al desiderio di Passaggio di rivalorizzare questo patrimonio di straordinario valore teologico, spirituale e storico. Si tratta indubbiamente di un progetto editoriale vasto e laborioso, per la realizzazione del quale abbiamo bisogno di molti credenti di buona volontà che, a titolo gratuito, desiderino parteciparvi. Abbiamo bisogno di persone che trascrivano su computer i testi italiani, limitandosi ad aggiornare lo spelling delle parole; di persone in grado di tradurre dal latino, perché molti dei testi di maggiore peso teologico furono scritti in questa lingua; di persone capaci di tradurre dall’inglese, dal francese e dallo spagnolo, perché diversi testi furono pubblicati anche in queste lingue. La mole di lavoro che ci confronta è effettivamente enorme, ma il valore e l’importanza del progetto ci inducono a non demordere.

Passaggio si adopererà per finalizzare i singoli libri e pubblicarli in formato cartaceo, rendendoli così nuovamente accessibili al pubblico evangelico; ma è ovvio che Passaggio, da solo, non riuscirebbe a fare molto. C’è bisogno di una partecipazione più ampia, ed è per questo che abbiamo voluto lanciare questo appello. D’altronde, la vasta partecipazione necessaria per la realizzazione di questo progetto sarebbe la risposta più appropriata per riscoprire un’eredità che, di fatto, appartiene a tutti gli evangelici italiani.

Se siete interessati a partecipare a questa importante iniziativa editoriale, scriveteci un messaggio indicando in che modo potete partecipare.

Poi udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!”(Isaia 6:8). Che il Signore provveda per la sua opera! In Cristo, Renato Giuliani

 

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