I benefici della sofferenza
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Per valutare i benefici della sofferenza e le opere di Dio in particolare non ci si deve fermare a ciò che fa per cominciare, all’inizio del suo lavoro. Occorre, al contrario, fare attenzione a come lo terminerà, a come eseguirà quello che ha concepito. Non si possono giudicare le capacità di un pittore mentre frantuma e mescola i suoi colori; lo si può fare solo quando ha portato a compimento il quadro che aveva immaginato. Allo stesso modo, non si scorge l’arte di un orafo quando scioglie il suo oro e lo pone in uno stampo; la si vede piuttosto quando tira fuori da quello stampo un’opera che racchiude svariate bellezze e che non può essere che la produzione di un felice genio.
Fratelli miei, se dobbiamo mostrare cautela quando si devono giudicare le opere degli uomini, molto di più dobbiamo esercitarla quando si tratta di valutare le opere di Dio e in particolare ciò che Egli compie per salvarci. Dapprima tutto sembra essere in uno stato di disordine e confusione. Egli mischia i suoi figli con le persone del mondo, permettendo che siano esposti alle stesse calamità che affliggono gli empi; li conduce per sentieri oscuri e pericolosi; li priva delle gioie di questa vita di cui godono la maggior parte degli uomini mondani; li mette nel fuoco e nel crogiolo delle afflizioni. In questo non si scorge né la bontà né l’amore né la saggezza di Dio; anzi, sembra che Egli agisca contro il disegno che ha di rendere felici i suoi figli. Tuttavia, aspettate, e vedrete uscire dalle mani di Dio un’opera degna di Lui. Vedrete che, tramite tutti questi mezzi, Egli ha purificato i suoi figli, ha disegnato la sua immagine nella loro persona e li ha resi vasi ad onore tanto quanto li ha formati per la gloria a cui li destina”.
Indice
Introduzione biografica
Cap. 1 I benefici della sofferenza
Cap. 2 Dio nostro amico, maestro e Padre
Cap. 3 I privilegi delle nostre responsabilità
Cap. 4 La sofferenza del creato
Cap. 5 La fine universale della sofferenza
Autore
Antonio Léger (1652-1719) fu pastore della chiesa italiana di Ginevra e professore di teologia e filosofia presso l’Accademia della città. Strenuo difensore delle chiese evangeliche perseguitate in Piemonte, si adoperò costantemente in favore dei carcerati e dei profughi che a migliaia cercavano rifugio a Ginevra. Predicatore di grande levatura, fu fra quegli irriducibili che rimasero ancorati alle verità fondamentali del vangelo allorché, a cavallo tra il Seicento e il Settecento, iniziarono ad essere abbandonate da un protestantesimo ammaliato dal razionalismo illuminista.
Informazioni aggiuntive
Peso | ,175 kg |
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Pagine | 88 |
Anno di pubblicazione |