Introduzione
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La Chiesa di Roma negli ultimi 170 anni, ha promulgato una serie di dogmi e dottrine sulla persona di Maria Immacolata Concezione, attribuendole di fatto, un ruolo sovrannaturale.
Ci riferiamo in particolare al dogma dell’Immacolata Concezione (Pio IX, 1854) e dell’Assunzione in cielo (Pio XII, 1950), ma anche
alle dottrine della sua mediazione salvifica (Leone XIII, 1891), del suo sacrificio redentivo (Benedetto XV, 1918), della sua signoria universale (Pio XII, 1954).
Sotto la spinta di questi sconcertanti proclami, attraverso un’intensa e capillare opera di divulgazione, il culto della Vergine ha conosciuto in epoca moderna un’imponente rifioritura. Infatti, la funzione che la figura di Maria occupa oggi nel pensiero e nella pietà cattolico-romana non può essere esagerata. Migliaia sono le chiese a lei dedicate, migliaia i luoghi di pellegrinaggio a lei consacrati, centinaia di milioni le persone che la venerano e la invocano.
Un fenomeno di questa natura e di queste dimensioni necessita indubbiamente di una verifica, e soprattutto di una verifica biblica e storica. Che cosa pensare dei dogmi mariani? Hanno alla loro base un chiaro fondamento scritturale? E il culto mariano, si deve considerare un’espressione legittima della fede cristiana oppure una sua contraffazione? In definitiva, in quali termini
la Bibbia parla di Maria e quale ruolo le attribuisce nel piano della salvezza?
L’argomento è vasto, complesso, e analizzarlo nella sua interezza richiederebbe certamente più di un volume. Lo si potrebbe affrontare in modo generico, ma piuttosto che generalizzare, l’autore del presente libro ha ritenuto più opportuno focalizzare sul dogma del suo concepimento immacolato: non solo perché è il primo in ordine storico, ma anche perché è alla base dell’intero culto mariano. Si tratta quindi di una ricerca biblica e storica che, alla sua conclusione, lascerà alla coscienza del lettore trarre le sue conclusioni.
Introduzione
Cap. 1 Concepita senza peccato
Cap. 2 La Bibbia non concorda
Cap. 3 Solo Gesù
Cap. 4 Le ombre di Maria
Cap. 5 Tutti hanno bisogno del riscatto di Cristo
Cap. 6 Come e quando
Conclusione
Storico del cristianesimo, Renato Giuliani è autore di Fino all’ultimo respiro: La vita di Pietro Varvelli (1876-1958) nella storia del movimento evangelico italiano (2021), e Le origini gnostiche del culto mariano: Genesi, sviluppo e significato di un fenomeno religioso in continuo mutamento (2019). Da decenni impegnato nel reperimento archivistico della letteratura del protestantesimo italiano tra i secoli XVI e XVII, ha curato la riedizione di biografie su Galeazzo Caracciolo e Luigi Desanctis, nonché di scritti di Pietro Martire Vermigli, Francesco Turrettini e Niccolò Balbani. In ambito anglosassone ha curato The Life of Henrietta Shuck, 1817-1844 (2016) e la ripubblicazione di testi di Hercules Collins e Caleb Evans.
Papa Pio IX proclamava un nuovo articolo di fede su Maria Immacolata Concezione : “La dottrina, che sostiene che la beata Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale, è stata rivelata da Dio e perciò si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli”. Si ufficializzava così il dogma dell’Immacolata Concezione, secondo cui la vita di Maria iniziò con lo straordinario miracolo di un concepimento perfetto.
Tutti gli esseri umani, a causa della trasgressione di Adamo, nascono con una natura corrotta, alienati da Dio e inclini al male. Maria, invece, fin dal “primo istante della sua concezione” fu “preservata immune da ogni macchia di peccato originale”, ossia fu concepita e nacque priva del germe del peccato, esente da qualsiasi corruzione morale, con un’anima perfettamente pura. In quanto dogma, la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria doveva essere accettata da tutti i fedeli. Avvertiva il Pontefice: “Se qualcuno (che Dio non voglia!) deliberatamente presumerà di pensare diversamente da quanto è stato da noi definito, conosca e sappia di essere condannato dal suo proprio giudizio, di aver fatto naufragio nella fede, di essere separato dall’unità della Chiesa, e di essere inoltre incorso da sé, ‘ipso facto’, nelle pene stabilite dalle leggi contro colui che osa manifestare oralmente o per iscritto, o in qualsiasi altro modo esterno, gli errori che pensa nel suo cuore”
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1993) la dottrina dell’Immacolata Concezione costituisce oggi il fondamento del culto mariano. È in virtù di questo straordinario miracolo – si afferma – che Maria deve essere considerata una persona diversa da ogni altra, degna di essere esaltata sopra tutte le creature dell’universo. L’Immacolata – per rifarci ancora a Pio IX – è “il miracolo di Dio per eccellenza, anzi il culmine di tutti i miracoli… superiore a tutte le lodi degli uomini e degli angeli”, e per questo motivo tutti i fedeli Cattolici sono sollecitati “a venerare, ad invocare, a supplicare la beatissima Vergine Maria Madre di Dio, concepita senza il peccato originale”.
Nell’Introduzione a questo libro abbiamo rimarcato come il culto della Vergine Maria, soprattutto a fronte dello sviluppo che ha avuto
negli ultimi duecento anni, necessiti di una profonda verifica biblica e storica. La questione fondamentale da chiarire è la seguente: il
culto mariano è un’espressione legittima della fede cristiana oppure è una sua contraffazione? La risposta a questo quesito dipende ovviamente dalla veridicità dei quattro dogmi sui quali il culto mariano è stato costruito, vale a dire, l’immacolata concezione, la maternità divina, la perpetua verginità e l’assunzione in cielo.
In questo libro abbiamo voluto focalizzare sul primo di questi dogmi perché è quello più cruciale. Infatti, se anche Maria è stata
concepita nel peccato e come peccatrice ha avuto bisogno della redenzione di Cristo, allora il culto tributatole da centinaia di milioni
di persone non può essere una legittima espressione della fede cristiana. Avendo esaminato questa tematica nel dettaglio, sia da un
punto di vista biblico che storico, lasciamo alla coscienza di ogni lettore trarre le proprie conclusioni, ferme restando queste parole di
Cristo: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giov 8:31-32)
Peso | 0,200 kg |
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Dimensioni | 21 × 15 × 2 cm |
Anno di pubblicazione | |
Pagine | 184 |
Il sermone sul monte – Vol. 2
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