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Trovare Dio

in un mondo in fuga dalla verità

6,00

In questo libricino “Trovare Dio in un mondo in fuga dalla verità” abbiamo pensato di raccogliere alcune riflessioni, tratte anche da altri scritti che Pascal ha lasciato, disponendoli in una sequenza atta a facilitare la comprensione del messaggio evangelico.

ISBN: 978-88-88428-72-7 Tematiche: ,

Introduzione

Nel 1662, alla giovane età di 39 anni, moriva Blaise Pascal, uno dei più grandi geni scientifici che siano mai esistiti. Nato a Clermont-Ferrand, in Francia, nel 1623, Pascal rivelò presto attitudini matematiche fuori dal comune, tanto che all’età di dodici anni venne ammesso alle riunioni scientifiche di un circolo di eruditi parigini che corrispondeva con i più grandi ricercatori del tempo: Galilei, Cartesio, Desargues, Torricelli, ecc. I frutti di queste particolari circostanze non tardarono a venire. A sedici anni Pascal componeva un ragguardevole Trattato sulle coniche; a diciannove progettava e realizzava la prima macchina calcolatrice della storia, capace di addizionare e sottrarre numeri fino a dodici cifre, operando automaticamente i riporti; dopodiché proseguiva la sua carriera scientifica dando importanti contributi allo studio dei fluidi, chiarendo concetti relativi alla pressione e al vuoto, scrivendo testi importanti sul metodo scientifico, e soprattutto sulla teoria delle probabilità che così tanta influenza avrebbe avuto sulle moderne teorie scientifiche e sulle scienze naturali. Sua fu anche l’invenzione del primo sistema di trasporti pubblici di Parigi, con carrozze che viaggiavano su percorsi fissi in orari prestabiliti.
Dietro questo genio matematico e celebrato inventore, però, si nascondeva un animo profondamente inquieto.
Nonostante tutto il suo sapere scientifico, infatti, Pascal non ignorava i limiti intrinseci della conoscenza umana. Anzi, con il passare degli anni divenne sempre più conscio dell’assoluta precarietà di un’umanità che vive ignorando le questioni più fondamentali dell’esistenza: Chi siamo? Da dove veniamo? Perché esistiamo? Sentendosi egli stesso perso, “abbandonato e come sperduto in quest’angolo dell’universo”, iniziò a cercare per capire se Dio “abbia lasciato qualche segno di sé”. La sua ricerca non fu indolore. Al contrario, fu travagliata, anche perché rivelò a Pascal aspetti della sua persona che prima non aveva visto: “Vedo il mio abisso di superbia, di curiosità, di concupiscenza. Non c’è alcun rapporto tra me e Dio”. Alla fine, però, il baratro fu superato: non perché Pascal riuscì ad attraversarlo, ma perché scoprì che Dio lo aveva già attraversato, venendo Lui stesso a noi nella persona di Gesù. Fu la scoperta che trasformò la sua vita e gli permise di lasciare ai posteri la seguente testimonianza: Ogni giorno della mia vita benedico il mio Redentore… tendo le braccia al mio Liberatore che, essendo stato predetto per quattromila anni, è venuto a soffrire ed a morire per me sulla terra, nel tempo e in tutte le circostanze predette; e con la sua grazia aspetto la morte in pace, nella speranza di essergli eternamente unito, e intanto vivo con gioia, sia nei beni che gli piace donarmi, sia nei mali che mi invia per il mio bene, e che mi ha insegnato a sopportare con il suo esempio.
Negli ultimi cinque anni della sua breve vita, Pascal perseguì un progetto: raccogliere in un libro le riflessioni che aveva fatto nel corso della sua ricerca esistenziale, soprattutto per spiegare all’uomo della nascente età moderna – al contempo così “grande” e così “misero” – come e perché le sue esigenze più profonde possono trovare risposta unicamente nel Dio rivelatosi in Cristo. L’improvvisa morte per malattia gli impedì di portare a compimento questo suo desiderio, ma sua sorella, raccolti i foglietti nei quali egli aveva scritto le sue riflessioni, li fece pubblicare. Vennero così alla luce i Pensieri di Pascal.
In questo nostro libricino “Trovare Dio” abbiamo pensato di raccoglierne alcuni, tratti anche da altri scritti che Pascal ha lasciato, disponendoli in una sequenza atta a facilitare la comprensione del messaggio evangelico. Il nostro auspicio è che ogni lettore possa essere così portato a cercare e trovare Colui che disse: “Mi cercherete e mi troverete, quando mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Ger 29:13).

Indice

Prefazione
1. La corruzione della natura umana
2. L’uomo fugge dalla verità
3. L’uomo non può trovare la verità partendo da sé
4. L’uomo senza Dio
5. La follia di chi non cerca Dio
6. Ciò che nella fede si deve poter trovare
7. La ricerca di Dio
8. Il messaggio del vangelo

Descrizione

Trovare Dio in un mondo in fuga dalla verità, vedere l’accecamento e la miseria dell’uomo, nel considerare tutto l’universo muto, e l’uomo senza luce, abbandonato a se stesso e come sperduto in quest’angolo dell’universo, senza sapere chi ce lo abbia messo, che cosa sia venuto a farci, che cosa diverrà morendo, incapace di qualsiasi conoscenza, sono preso da spavento, come un uomo che sia stato portato addormentato in un’isola deserta e spaventosa e si svegli senza sapere dov’è, e senza modo di uscirne. E stupisco che non ci si disperi di una condizione tanto miserabile. Vedo accanto a me altre persone, di consimile natura: domando loro se siano meglio istruite di me; mi rispondono di no; e tuttavia questi miseri sperduti, dopo aver dato un’occhiata intorno a sé e aver visto qualche oggetto piacevole, gli si sono gettati sopra e gli si sono aggrappati. Quanto a me, non ho potuto attaccarmici e, considerando come più probabile che esista qualcos’altro oltre a quello che vedo, ho cercato se Dio abbia lasciato qualche segno di sé.
Blaise Pascal

Informazioni aggiuntive

Peso 0,100 kg
Pagine

62

Anno di pubblicazione

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